Siamo tutti in attesa di conoscere chi, a seguito dell'appalto gestito dalla Regione, gestirà per tanti anni, i collegamenti marittimi.
Voglio evidenziare qualche grande problema in merito.
Uno è l'ammodernamento della flotta, problema che, certo, non si risolverà dall'oggi al domani. Non è realistico, secondo me, pensare ad un costo dell'appalto ragguagliato al fatto che la Compagnia che gestirà i servizi debba acquisire nuove navi. La spesa per acquisto navi sarà infatti sicuramente molto alta. Mi sembra realistico pensare che le navi dovrebbe acquisirle, direttamente, la Regione Toscana per poi metterle a disposizione del nuovo gestore (e poi “passarle” - in ipotesi - ad altro gestore, fra tanti anni). L'acquisto delle navi da un Ente pubblico come la Regione, fornisce una serie di garanzie. Che sia la Regione quella che valuta quando il naviglio debba essere sostituito, senza che il privato debba valutare il momento dell' acquisto e la convenienza economica.
L'altro grande problema è il costo dei biglietti. Non parlo delle riduzioni per quanto riguarda i residenti all'Elba, cosa che peraltro ci tocca direttamente. Parlo del costo elevato in assoluto dei biglietti perché questo incide molto sul costo della vacanza e quindi sul numero di chi vuol venire all'Elba, al mare o a fare altro.
Ritengo intanto opportuno precisare che non concordo con chi dice che, qui all'Elba, c'è troppa gente nel periodo turistico e che questo provocherebbe tanti, tanti problemi. Problemi che ci sono di certo, non lo possiamo negare, ma nel complesso sono ben inferiori a quelli di grandi città con turismo quasi ininterrotto, come Venezia, Roma, Milano etc. Penso una cosa ovvia, e cioè che più gente viene, più sono i posti di lavoro. Questo è l'obiettivo e, a questo proposito, non possono magari sfuggire una serie di problematiche locali, non risolte oppure affrontate ma con pochi risultati positivi, dalle Amministrazioni comunali locali.
Faccio una precisazione. Quando si calcola il costo della vacanza, raffrontato al desiderio di andare in questo o quell'altro posto, nel “paniere della spesa” rientra anche il costo del viaggio, e i costi elevati del trasporto marittimo certo incidono nel calcolo. Diciamo intanto una cosa: agli abitanti delle altre isole dell'arcipelago, noi vogliamo tanto bene. Però. C'è un però di rilievo ed è che la sola isola d'Elba, durante il periodo estivo, consente un guadagno sicuramente elevato per la Compagnia che gestisce. Quindi, l'Elba, cioè gli elbani potrebbero pretendere che i costi del biglietto per l'Elba, fossero un po' più contenuti. I servizi di collegamento con le altre piccole isole, ci fa piacere siano potenziati al massimo ma non dovrebbero gravare su chi vive nella nostra isola (30.000 persone, compreso qualche finto residente ma il numero è comunque alto).
Terzo problema, talvolta, oppure spesso - dipende dai punti di vista - la nave non parte perché ”è tempaccio”. Talvolta, è proprio così, altre volte non sembra esserlo. Ed i maligni dicono: “Le navi non partono perché a bordo c'è troppa poco gente e la corsa, quindi, è in netta perdita economica”.
Il dubbio rimane costante. Si può fare qualcosa?
Guido Retali